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- Piccaluga
- Fabio
 
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- numero uno in italia 1980 89
 
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Fabio Concato - 051/222525 lyrics
E tutti fermi in fila ad aspettare 
 che scatti quel semaforo 
 avessi almeno la mia radiolina 
 che sentirla e' uno spettacolo 
 e guarda che ti ho visto 
 con le mani dentro il naso: sei romantico 
 e poi la stessa mano 
 te la passi tra i capelli: sei fantastico. 
 Ma quanti manifesti colorati 
 cosi' grandi non li ho visti mai 
 che gambe deliziose... Son le calze un po' velate, 
 tu non le compri mai 
 biscotti per l'infanzia, poveretta, 
 carte igieniche lunghissime 
 sentissi come e' morbida 
 e ogni volta viene voglia di "cosare". 
 E all' improvviso arrivi tu, 
 un manifesto in mezzo agli altri 
 su quel faccino quanti pugni, quante botte 
 ma lo sai che ti potevano ammazzare? 
 Su babbo smettila di bere 
 non mi picchiare un'altra volta 
 che ogni volta ho piu' paura 
 e quando cerco dl scappare 
 non arrivo mai alla porta 
 mi raggiungi e sei una furia 
 non centro niente coi tuoi guai, 
 non c'entro con i dispiaceri, 
 non ti ricordi, ieri, che mi portavi al mare?. 
 E siamo ancora fermi ad aspettare 
 che scatti quel semaforo 
 avessi almeno la mia radiolina 
 che a sentirla e' uno spettacolo 
 e guardo il mio vicino e li tranquillo 
 tramortito dal suo stereo 
 e arrivano frequenze cosi' basse 
 che divento tachicardico. Fabio Concato - 051/222525 - http://motolyrics.com/fabio-concato/051-222525-lyrics.html
 Ma quanti manifesti colorati 
 cosi grandi non li ho visti mai 
 c'e' un brandy un po' speciale per un fico eccezionale, 
 non me lo compri mai... 
 E detersivi cosi' intelligenti 
 che gli manca solo di parlare 
 e macchine potenti e prestigiose che se non puoi... 
 Le puoi rubare. 
 E all'improvviso torni tu, 
 un manifesto in mezzo agli altri, 
 e hai un faccino cosi' triste 
 che a guardarti dentro agli occhi 
 ci si potrebbe vergognare. 
 "ma babbo non ho fatto niente. 
 Non mi picchiare un 'altra volta 
 che ogni volta ho piu' paura, 
 e ho paura ormai di tutto, 
 di pensare e di parlare, 
 ho anche paura di dormire, 
 ma, giuro, quando saro' grande mi voglio vendicare: 
 non mi ricordero' mai piu' che ml portavi al mare". 
 E finalmente ci muoviamo tutti, 
 con te che mi vuoi stringere... 
 Io sto pensando ancora a quel faccino, 
 passa, se vuoi passare... 
 Ma quanti sono quei faccini 
 e quanto sono disperati 
 li senti piangere ogni notte 
 e non c'e' mai nessuno che li aiuti 
 e tutti a dire: "che vergogna!" 
 Ma tutti a chiudere la porta 
 "in fondo a noi cos'e' che importa, 
 il nostro bimbo e' qui che sogna" 
 ma per dio di la' c'e' un altro bimbo uguale 
 che ha bisogno di sognare 
 magari un padre un po' diverso 
 che lo porti un'altra volta al mare













