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Cripper - Auto-Azzeramento lyrics
? un giorno che va, e non torner? mai
 Teste chinate occhi re-inseriti a forza
 Un giorno che va, muto complice delle tue sconfitte
 La pressa comprime anche quando strisci
 Un altro giorno se ne va, che insulso prezzo gli dai
 Mani esperte si stringono anche se piangi
 Anni a soddisfare sfizi altrui, logorati, esausti, 
 Incolonnati nei vicoli ciechi dell'ansia
 Il loro crescendo verso ulteriori guadagni... 
 Mentre la ripetitivit? sgretola le reliquie del talento
 CHE INSULSO PREZZO GLI DAI
 SODDISFARE SFIZI ALTRUI
 PER POI NON TORNARE MAI
 I sogni si dissanguano, collassando in un sordido baratro
 In cui anche le anime pi? vive invecchiano penosamente male.
 ? l'anticamera del pi? cupo paradosso esistenziale.
 PROSTRATI A SCHEMI
 LA FANTASIA EVAPORA
 PER POI NON TORNARE MAI
 VITE IN DEFLUSSO ? cestinate nel nulla
 CALARSI NEL GRIGIO ? in tinta con la noia
 VITE IN DEFLUSSO - convertite in funzioniCripper - Auto-Azzeramento - http://motolyrics.com/cripper/auto-azzeramento-lyrics.html
 CALARSI NEL GRIGIO ? distaccato e depresso
 Maschera saldata in faccia, sotto fermentano le lacrime
 Questa regolarit? meccanica in cui non riesco a inserirmi
 Abusato da un ruolo di spreco-dipendenza
 La loro fame di espansione nutrita da schiere di scarti
 Andare avanti respirando un senso di precariet?
 "non te lo puoi permettere" >> la norma, 
 "rassegnati" >> l'ossatura su cui si regge
 Come puoi retrocedere cos? lontano dall'autostima
 Che valore ha l'impegno in questo labirinto di involuzione
 Che deturpa ogni traccia del tuo essere unico?
 Genuflesso alla dimensione di tassello facilmente sostituibile
 Murato per l'eternit? in uno stampo fatto su misura
 Nato nella miseria automatica, spacciata per crisi sociale
 Maschera saldata in faccia, sotto fermentano le lacrime
 Questa regolarit? meccanica in cui non riesco a inserirmi
 Abusato da un ruolo di spreco-dipendenza
 La loro fame di espansione nutrita da schiere di scarti
 NON HAI I DENTI PER RINGHIARE E AFFRONTARLI
 SISTEMATO NELLA CONVENZIONALITA', 
 UNA SORTE PROGRAMMATA SULLA MONOTONIA.
 LO SPECCHIO DEL FALLITO ? "UN LAVORO COME UN ALTRO"... 
 NON ACCETTERO' MAI DI VEDERMI MORIRE
 DOPO 40 ANNI CHE MARCISCO.









