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Claudio Lolli - Compagni a venire lyrics
Potrò mai perdonare
 a te che giri in casa
 con la vestaglia unta
 di macchie di dolore
 di avermi allattato
 al fiume del tuo male
 stampandomi sul viso
 l'angoscia e il suo colore.
 Potrò mai perdonare
 a te che giri casa
 fiero nei tuoi ricordi
 di libertà passata
 di avere contrastato
 la mia spina dorsale
 per paura che io
 non ti venissi uguale
 Potrò mai perdonare
 al vostro amore stanco
 il piacere segreto
 di una notte lontana
 che mi ha sbattuto
 in un mondo extravaginale
 senza nemmeno chiedersi
 se preferissi nascere
 o la morte gloriosa
 di un aborto illegale.
 Potrò mai perdonare
 a te ragazzo magro
 tutti i pugni sul muso
 che mi hai dato per noia
 o per aiutarmi a crescere
 o per raddrizzarmi il naso
 o per vedermi piangere
 proprio nel mio cortile.
 Potrò mai perdonarti
 amico per sei anni
 di avermi ascoltato
 con un orecchio solo
 il tuo tradimento nero
 fine del nostro mondo
 con cui sei diventato
 un bel fascista biondo.
 Potrò mai perdonarvi
 amici tutti quanti
 l'amore e l'amicizia
 che non mi avete dato
 e questo mio sangue fragile
 il mio povero disastro
 la colpa ed il dolore
 di non esser mai stato
 per nessuno di voi
 nemmeno un fratellastro.
 Potrò mai perdonare
 a te ragazza piccola
 il bacio che hai preferito
 gettare dal balcone
 quel bacio che non mi hai
 voluto regalare
 nemmeno il giorno prima
 della rivoluzione.
 Potrò mai perdonare
 a te ragazza grande
 di avermi adoperato
 per le tue gelosie
 a te e alla tua città
 quel tramonto di vento
 in cui sono partitoClaudio Lolli - Compagni a venire - http://motolyrics.com/claudio-lolli/compagni-a-venire-lyrics.html
 felice di bugie.
 Potrò mai perdonare
 a voi mie poche donne
 di avermi sempre usato
 solo per stare bene
 come un unguento dolce
 che asciuga una ferita
 aperta di paura
 come un liquore amaro
 che è però digestivo
 e digerisce la vita.
 Potrò mai perdonare
 al Dio che non esiste
 di avere rovinato
 la mia adolescenza
 Seduto su una pila
 immensa di riviste
 di donne nude prova
 della sua inesistenza.
 Potrò mai perdonare
 alla gente per bene
 di avere amareggiato
 le mie bandiere rosse
 e di avere deriso
 sui muri della mia gioia
 l'immagine di lenin
 che parla alla sua gente
 Potrò mai perdonare
 a me stesso la mia rabbia
 immensa e tempestosa
 crudele come un mare
 che travolga le navi
 e affoghi i pescatori
 che trovino il coraggio
 di volerlo tentare
 un mare che le loro donne
 non sapran perdonare.
 Potrò mai ringraziarti
 compagno sconosciuto
 per il vino che hai offerto
 senza chiedermi il nome
 senza informarti troppo
 di dove ero venuto
 di quanto sangue usciva
 dalla mia situazione.
 Potrò mai ringraziare
 a te compagno negro
 per il "who love you?"
 che mi hai voluto regalare
 come una sicurezza
 che la nostra differenza
 era un motivo in più
 per doverci parlare.
 Potrò mai ringraziarvi
 compagni sconosciuti
 disponibili sempre
 ad offrire amore e vino
 sperduti in questo mondo
 non a grandezza d'uomo
 e nemmeno di donna
 e neanche di bambino
 provincia di una vita
 che dovrà pur finire.
 Potrò mai ringraziarvi
 compagni a venire.








